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Prende il via Cheese 2009

La prossima sfida si gioca sulla tracciabilità


Con la cerimonia d’inaugurazione svoltasi oggi pomeriggio al Teatro Politeama di Bra, apre ufficialmente i battenti la settima edizione di Cheese (18-21 settembre, Bra – Cn).
Sono intervenuti Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, Bruna Sibille, Sindaco della Città di Bra, Carlo Petrini, Presidente di Slow Food.
 
Bruna Sibille ha voluto aprire la cerimonia ricordando con un minuto di silenzio i sei militari italiani caduti in Afghanistan. Poi il sindaco ha sottolineato nel suo discorso l’importante occasione di visibilità internazionale che Bra può vantare grazie a Cheese, un evento che ha reso la città un punto di riferimento nel panorama agroalimentare a livello mondiale. A conclusione dell’intervento Bruna Sibille ha voluto ringraziare tutta la cittadinanza braidese per la disponibilità e la collaborazione dimostrata per la piena riuscita di questi quattro giorni di festa.
 
Mercedes Bresso ha posto l’accento sul fatto che il Piemonte, oltre a essere famoso per i suoi vini, è un territorio dalla produzione casearia invidiabile e Cheese lo sta a testimoniare. Questo è stato possibile perchè la Regione ha sempre puntato sulla qualità senza cedere alle false lusinghe della quantità. Una politica difficile ma che alla lunga paga e che è l’unico percorso possibile per un Paese come l’Italia. La Bresso infine ha insistito sul ruolo fondamentale del produttore come mattone essenziale di un sistema focalizzato sulla qualità; egli deve essere tutelato con normative che regolarizzino la tracciabilità degli alimenti e deve percepire la giusta remunerazione per il suo lavoro. Secondo la presidente della Regione Piemonte, valorizzare non solo i prodotti ma l’intera filiera è la carta vincente per il nostro comparto agricolo, una grande intuizione di Slow Food.
 
Carlo Petrini ha ricordato la prima battaglia di Cheese per la difesa dei formaggi a latte crudo, ma subito ha lanciato le sfide future. La prima è una normativa a livello europeo per la tracciabilità del latte. Un sistema che difenderebbe i produttori dalle logiche industriali che stanno distruggendo la nostra agricoltura. La tracciabilità infatti consentirebbe una giusta retribuzione agli allevatori che oggi vengono pagati più o meno 28 centesimi il litro, una somma che non è in grado di coprire nemmeno le spese. Secondo Carlo Petrini però bisognerebbe andare oltre, indicando in etichetta anche la razza del bovino da cui proviene il latte, consentendo una corretta informazione per il consumatore che in questo modo può uscire dall’igoranza sul prodotto e fare scelte in piena consapevolezza. Seconda questione sollevata da Petrini è stata quella dei distributori di latte crudo, che consentono di bypassare l’intermediazione parassita, ricevendo una giusta remunerazione e fornendo allo stesso tempo un prodotto sano, dalle qualità organolettiche eccezionali. A conclusione del suo intervento Petrini ha sottolineato come l’economia locale e una politica di consumo più attenta e con meno spreco siano una delle risposte più efficaci a questo momento di crisi globale.
 
Luca Zaia ha incentrato il suo discorso sul concetto d’identità. Partendo da questo ha sottolineato l’importanza della tracciabilità nell’agroalimentare. Una presa di posizione che viene incontro alle esigenze degli italiani, perchè secondo un’indagine il 72% dei consumatori del nostro Paese è disposto a spendere di più per il cibo se ha la certezza dell’origine del prodotto. Tendenza dimostrata dal fatto che sempre più persone si rivolgono al biologico (più 11% quest’anno) e ai mercati contadini. Per le stesse ragioni il Ministro si è dichiarato fermamente contrario agli ogm, poiché gli organismi geneticamente modificati significano l’azzeramento dell’identità del nostro patrimonio agricolo. Infine, rispondendo a Carlo Petrini sui distributori automatici di latte crudo, Luca Zaia ha affermato di aver avviato la procedura di installazione di distributori nelle vicinanze della sede del Ministero dell’Agricoltura .
 
Durante la cerimonia è stato consegnato il premio Benemerito di Cheese, un riconoscimento assegnato a quattro attori del mondo dei formaggi che si sono distinti per la passione, la dedizione e l’impegno nella ricerca della qualità in coerenza con i princìpi Slow Food: buono per il palato, pulito per l’ambiente, giusto per la società. I premiati sono: Pascale Baudonnel (Norvegia), casara del Presidio geitost artigianale del fiordo di Sogne, Livio Garbaccio (Piemonte), pastore del Presidio del macagn, Francesco Giolito (Piemonte), affinatore, Antonio Rodeghiero (Veneto), malgaro del Presidio asiago stravecchio.

Fonte Comunicato Stampa Ufficio Stampa/Press Office Cheese

Settembre 2009

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.18

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