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Birra: Kirin-Suntory, verso colosso made in Japan

Kirin e Suntory trattano la fusione per far nascere il colosso mondiale della birra, tutta targata made in Japan. Il nuovo gruppo, se l'operazione dovesse andare a buon fine, sarebbe capace di scalzare in un sol colpo l'attuale leader, la belga Anheuser-Busch InBev, e un campione blasonato di soft drink e bollicine, come la Coca-Cola.

In base alle proiezioni sviluppate sull'anno fiscale 2008, le due società vantano ricavi aggregati per 3'800 miliardi di yen (quasi 45 miliardi di franchi, con attività che spaziano dalla "bionda", alle bevande analcoliche fino a cibo e farmaceutici), al quinto posto assoluto tra i player alimentari mondiali, alle spalle di Nestlé (9'360 miliardi di yen), Unilever (5'220 miliardi), PepsiCo (4'000 miliardi) e Kraft Foods (3'900 miliardi).

Il presidente di Kirin, Kazuyasu Kato, e quello di Suntory, Nobutada Saji (esponente della famiglia fondatrice di Osaka che ne detiene ancora il controllo), a fine 2008 si sono incontrati per avviare i colloqui, mettendo in campo, rispettivamente, la divisione M&A e un apposito team. Solo pochi giorni fa, come spiegato dal quotidiano Nikkei, i due top manager avrebbero informato i rispettivi executive sui propositi in corso.

L'obiettivo, infatti, è raggiungere un accordo entro la fine dell'anno allo scopo di creare sinergie sui mercati domestici (i cui consumi sono stagnanti, risentono della crisi economica e della concorrenza di vino e superalcolici) e crescere più velocemente su quelli internazionali, dopo la massiccia campagna acquisti avviata. Kirin, ad esempio, ha speso ad aprile 2,7 miliardi di dollari per il controllo totale dell'australiana Lion Nathan, oltre a 1,2 miliardi per il 43% di San Miguel Brevery. Suntory, invece, ha investito 837 milioni di dollari per Frucor, gruppo venduto da Danone.

Sul fronte interno, emergerebbero gli ostacoli più delicati con i problemi antitrust: le due società verrebbero a detenere, considerando i dati del 2008, il 50% del mercato della birra, scalzando il numero uno Asahi (37,8%). Kirin e Suntory, che già collaborano nella distribuzione, controllerebbero il 31,4% del segmento soft drink in Giappone, precedendo di poco Coca-Cola, con una quota del 29,4%.

La notizia delle trattative ha fatto volare in Borsa i titoli del settore, malgrado la pesante perdita del Nikkei (-2,55%): Kirin ha chiuso con un netto +7,8%, ai massimi degli ultimi 8 mesi (Suntory non è quotata), mentre le rivali Sapporo e Asahi hanno guadagnato il 5,9% e il 2,9%.

Fonte www.swissinfo.ch

Luglio 2009

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.18

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