Evento
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La casa della birra artigianale italiana è "OPEN" Il 1 maggio inaugurazione a Santa Vittoria d'Alba (CN) di “Open Baladin”, la birreria completamente dedicata alla birra artigianale italiana, con ben cento etichette in bottiglia e un'ampia scelta di birra alla spina. Già svelate le aperture dei futuri “Open” di Roma e di New York Il 1 maggio 2009 sarà una data da ricordare per tutti gli amanti della birra artigianale. A Santa Vittoria d’Alba, in provincia di Cuneo, inaugura la prima birreria “OPEN BALADIN”: cento etichette in rappresentanza di 33 birrifici italiani, un bancone con birre alla spina artigianali e un progetto che porterà all’apertura di ulteriori locali in giro per l’Italia e all’estero. Il locale piemontese, ricavato in un ex cinema, avrà come protagonista assoluta la birra artigianale italiana. Le bottiglie, selezionate tra i migliori microbirrifici d’Italia, la dicono lunga riguardo un'offerta che vuole proporre l'eccellenza della produzione nostrana. In effetti, nonostante il fenomeno birra artigianale negli ultimi anni sia passato sotto i riflettori dei media e la cultura birraria sia cresciuta, in un paese enofilo come il nostro, il pub rimane ancora un tabù per le birre artigianali, che trovano invece posto con sempre più facilità su scaffali di enoteche e ristoranti. Il progetto nasce da un’idea di Teo Musso, proprietario del birrificio Le Baladin di Piozzo (CN), e ha trovato il supporto di altri volti noti della birra artigianale italiana: Leonardo di Vincenzo, birraio di Birra del Borgo di Borgorose (in provincia di Rieti), Manuele Colonna, proprietario della birreria romana “Ma che siete venuti a fa” e del noto Bir&Fud, affiancati da Nicola Farinetti, responsabile di Eataly e grande appassionato di birra. “Open”, come suggerisce il nome, vuole aprire una vera e propria spaccatura, tracciare un percorso che porti alla nascita di un nuovo modello di birreria. Il locale di Santa Vittoria sarà soltanto il primo di una serie di circa dieci locali che in futuro apriranno nelle maggiori città di tutta Italia. Già a settembre è infatti prevista l'apertura di un nuovo locale di 500mq a Roma, in via degli Specchi (tra Campo de’ Fiori e Trastevere), che potrà contare su di una scelta di oltre quaranta birre artigianali alla spina. E le sorprese non finiscono qui, perché è già in cantiere anche un “Open” a New York, con inaugurazione nella primavera del 2011, che non sarà soltanto una splendida vetrina per le migliori birre artigianali nostrane, ma, dotato di un impianto di produzione, ogni mese, ospiterà a rotazione un birraio italiano che produrrà la sua birra sul posto per gli americani. Le birrerie “Open” saranno caratterizzate da una filosofia comune rivolta a promuovere e diffondere la qualità della birra artigianale italiana. Anche lo stile sarà ben riconoscibile: un grande bancone accoglierà i clienti, che potranno scegliere tra un'ampia varietà di birre artigianali alla spina, mentre alle spalle una scaffalatura esporrà le cento etichette selezionate tra i migliori microbirrifici italiani. Come per l'Open di S.Vittoria saranno selezionati infatti 33 piccoli birrifici nostrani, ad ognuno dei quali saranno richieste tre etichette. La centesima birra sarà la Open Baladin, la birra “open source” dalla ricetta consultabile e modificabile creata sempre da Teo Musso.
Molto significativo, in questo senso, l'invito che è stato rivolto a tutti i birrai artigianali italiani che domenica 19 si troveranno a Piozzo per una simbolica produzione comune della “Open” che segnerà di fatto l'inizio di questa grande scommessa. Fonte Comunicato Stampa Studio Umami Aprile 2009 |
Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.18 |
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