Slow Fish 2009, ecco i laboratori
Torna dal 17 al 20 aprile 2009
Slow Fish, organizzato da Slow Food e Regione
Liguria, con il sostegno di Città di Genova, Provincia di Genova,
Fondazione Carige, Camera di Commercio di Genova, in collaborazione con il
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La
manifestazione internazionale a cadenza
biennale totalmente dedicata al mondo ittico e alle sue
problematiche, giunta alla quarta edizione, quest’anno è allestita in uno
spazio dal grande fascino: il nuovo padiglione della Fiera di Genova
affacciato direttamente sul mare e progettato dall’architetto Jean Nouvel.
Imparare a scegliere al ristorante
proteggendo i nostri mari
Nell’Unione Europea (25 Paesi) sono consumati circa 61 miliardi di pasti
all’anno e mediamente sono 131 i pasti procapite consumati fuori casa in un
anno (dati Nomisma).
La spesa complessiva delle famiglie italiane (ultimi 10 anni) per alberghi e
ristoranti è cresciuta e oggi rappresenta il 9,5% del totale contro l’8,6%
di dieci anni addietro. L’Istat stima che oggi il mercato del fuori casa
generi un giro d’affari di 64,5 miliardi di euro a fronte di 131,6 miliardi
di spesa complessiva per l’alimentazione domestica. L’elaborazione Nomisma
stima nel 2007 un giro d’affari della ristorazione extra-domestica in Italia
pari a 65,7 miliardi di euro.
I pasti fuori casa, sia per svago che per lavoro, rappresentano dunque una
parte importante del mercato alimentare. Diventano di grande rilevanza anche
le scelte che il consumatore opera al ristorante, soprattutto in un campo
delicato come quello del pesce. Le aree degustazione e ristorazione di Slow
Fish sono sì luoghi in cui trovare le specialità ittiche dei diversi
territori, ma anche luoghi in cui alta cucina e proposte gastronomiche
originali vanno d’accordo con la salvaguardia degli ecosistemi acquatici. A
Slow Fish non si servono specie a rischio estinzione o la cui pesca stia
stressando gli stock.
Isole del gusto e
Osterie del mare
Il territorio, con il suo clima, gli
infiniti intrecci della sua storia, le sue risorse e le sue genti
caratterizza, talvolta in modo unico e irripetibile, la tipicità di una
cucina. Ed è proprio questa complessa varietà di combinazioni, di materie
prime e usi che si vuole far conoscere all’interno delle aree di
degustazione, accanto al mercato. Le Isole del gusto sono banchi di
assaggio dove alcune realtà nazionali ed estere presentano i loro migliori
prodotti ittici lavorati e trasformati con l’aiuto di chef e artigiani del
cibo. Le Osterie del mare, ristoranti con cucina attrezzata e sala,
sono vere e proprie sintesi del territorio osservato in chiave gastronomica.
Ogni giorno i menu propongono specialità e ricette ittiche regionali, con
un’ampia scelta di vini per originali abbinamenti.
Regioni italiane e internazionali partecipano a Slow Fish con l’intento di
far conoscere le ricchezze dei loro territori. È prevista la partecipazione
della Campania, della Calabria, del Friuli Venezia Giulia,
del Piemonte, della Puglia, della Sicilia, della Toscana, dell’Umbria,
del Veneto e della Norvegia.
L’Enoteca
L’Enoteca delle manifestazioni di Slow Food è un’importante vetrina
della vitivinicoltura che si intende promuovere: i vitigni autoctoni, i vini
quotidiani, le nuove etichette, le punte qualitative dei comprensori minori,
le realtà emergenti, ma anche i nomi già affermati, le etichette blasonate,
le tipologie più note, le denominazioni che hanno fatto la storia
dell’enologia italiana.
Nel 2009, l’Enoteca si presenta rinnovata: il vino torna a essere il
protagonista assoluto e i punti d’incontro saranno due. Uno spazio al primo
piano che ospita le etichette di punta dei vari produttori, dedicato agli
incontri tra produttori e consumatori, per confronti e discussioni sui temi
d’attualità del mondo del vino, con la partecipazione di professionisti del
mondo enologico internazionale.
Una seconda enoteca, più raccolta, è il regno del vino quotidiano, un
esempio concreto di come si può bere un buon prodotto con un ottimo rapporto
qualità/prezzo.
Cucine di strada e
Panini d’aMare
Il cibo di strada rappresenta la più antica e autentica forma di
ristorazione legata al territorio e in Italia è correlata con le specialità
regionali: dalle focacce liguri agli arancini siciliani, dal lampredotto
fiorentino alle olive all’ascolana marchigiane, alla pizza campana, si
attraversa tutta la penisola. Perché Slow Food non è contrario al cibo
veloce tout court se preparato con ingredienti genuini.
Dopo il successo riscosso al Salone del Gusto, per la prima volta a Slow
Fish arrivano le Cucine di strada, ovviamente con specialità legate
al mondo del mare. Sono cibi semplici, da consumare in piedi, passeggiando
fra gli stand del Mercato o guardando le barche dei pescatori dal nuovo
padiglione costruito sul mare.
Da Napoli arriva la pizza marinara, farcita con pesci adulti di
piccola taglia come acquadelle o zerri.
Da Noli una specialità tutta ligure, i cicciarelli fritti. I muscolai
di La Spezia portano le loro cozze, e sempre dal capoluogo ligure si
possono gustare le frittelle di baccalà e la farinata di ceci. Le classiche
olive all’ascolana per Slow Fish sono ripiene di acciughe, mentre la
focacceria San Francesco di Palermo propone sarde allinguate, sarde a
beccafico, polpettine di sarde e polpo di umido.
Contemporaneamente, i visitatori possono trovare uno spazio dedicato ai
panini: Panini d’aMare. Sono preparati sul momento con pane di Vinca,
verdure di stagione e pescato del Mar Ligure.
Fonte
Ufficio Stampa Press
Office Slow Fish
Aprile
2009