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Birra, fa bene secondo l'Universitą cattolica di Campobasso
I ricercatori dell’Universita’ Cattolica di Campobasso ritengono che il vino e la birra possono aiutare a combattere le malattie cardiovascolari contrariamente a quanto sostentuto dal rapporto dell’Institut National du Cancer francese secondo cui l’alcool e’ un pericolo mortale. “Il rapporto dell’Institut National du Cancer francese, apparso su diversi organi di informazione in questi giorni - sostiene Giovanni De Gaetano, direttore dei laboratori di ricerca dell’Universita’ Cattolica di Campobasso -, alza una barricata contro le bevande alcoliche, vino compreso, che difficilmente puo’ essere condivisa, almeno nelle sue proposizioni piu’ radicali, alla luce di un attento esame delle evidenze scientifiche. Il messaggio e’ drastico: l’alcol e’ un pericolo mortale sempre e comunque. Si trascura cosi’ completamente - aggiunge - il suo aspetto positivo che nasce dall’appartenere ad una tradizione millenaria, la dieta mediterranea, di cui il vino e’ elemento essenziale, che un gran numero di ricerche scientifiche designa concordemente come uno dei piu’ salutari regimi di vita”. In un’intervista alla web tv www.abruzzolive.tv De Gaetano sostiene che “e’ sicuramente fuorviante chiedersi se l’alcol a dosi moderate sia dannoso o protettivo per questa o quella malattia . La domanda da porsi, invece, e’ se influenzi in positivo o in negativo la nostra salute”. Una risposta importante e’ giunta alla fine del 2006 da una pubblicazione sulla rivista scientifica americana ‘Archives of Internal Medicine’ di una metanalisi condotta dai Laboratori di Ricerca dell’Universita’ Cattolica di Campobasso. “In questo studio, che ha aggregato 34 ricerche condotte in tutto il mondo, per un totale di oltre un milione di persone esaminate - spiega Di Gaetano - e’ stato evidenziato come il bere alcol moderatamente possa ridurre in modo significativo la mortalita’ totale, indipendentemente dalle cause. Non una sola patologia alla volta, quindi, ma un quadro complessivo, nel quale il bilancio, soprattutto grazie alla riduzione del rischio cardiovascolare, validata dalla riduzione della mortalita’, si pone decisamente a favore del consumo moderato di alcol. Un approccio globale all’alcol, nel quale si tengono in conto certamente i fattori di rischio per alcuni tipi di cancro, ma si pongono sull’altro piatto della bilancia anche gli effetti positivi, soprattutto nei confronti delle malattie cardiovascolari, lo si ritrova nel rapporto ‘Cibo, nutrizione, attivita’ fisica e prevenzione del cancro’, elaborato dall’American Institute for Cancer Research nel 2007. In conclusione, l’alcol, soprattutto sotto forma di vino e birra, e’ un compagno dell’umanita’ da migliaia di anni. La ricerca scientifica ci dice che puo’ continuare ad esserlo se usato con moderazione e responsabilita’”. Fonte AGI Aprile 2009 |
Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.18 |
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