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Pianeta Birra chiude con quasi 83.000 visitatori, il 5,8% in meno del 2008

Le note difficoltà dei mercati si sono fatte parzialmente sentire sui numeri con un calo dei visitatori, che si sono attestati a quota 82.977, pari al 5,8%. Buono il dato relativo agli operatori esteri, 2.832 nei quattro giorni di manifestazione.

Va in archivio con la soddisfazione delle aziende e degli operatori del settore food&beverage la quattro giorni espositiva dedicata all’alimentazione extradomestica. Si sono infatti concluse ieri le cinque manifestazioni che, in contemporanea, hanno offerto un panorama unico e specializzato del mercato alimentare grazie alla 39esima Mostra Internazionale dell’Alimentazione (con le sezioni Catering, Specialità Regionali, Sandwiches&Snacks, Biocatering, Gluten Free, Logistics, Frigus), l’11° Pianeta Birra Beverage & Co. (esposizione internazionale di birre, bevande, snack, attrezzature e arredamenti per pub e pizzerie), l’8° MSE Seafood&Processing (salone internazionale delle tecnologie e dei prodotti della pesca, organizzato in collaborazione con la statunitense DBC), il 5° Oro Giallo (salone internazionale dell’olio extravergine di oliva), che promuove la cultura dell’olio e il primo appuntamento con “DiVino Lounge - wine, food and more”, dedicato a vini, spumanti e champagne.

I DATI
Complessivamente, quasi 1.500 aziende (tra dirette e rappresentate) hanno occupato qualcosa come 100mila mq del quartiere fieristico riminese. I visitatori professionali che complessivamente hanno visitato le fiere sono stati 82.977 (-5,8% rispetto al 2008), dei quali 2.832 esteri.
Da sottolineare la grande visibilità mediatica dell’evento. Grazie all’autorevolezza raggiunta dall’appuntamento riminese, si sono accreditati 675 giornalisti (570 alla precedente edizione), tra italiani e esteri. Nelle quattro giornate, inviati della stampa specializzata italiana e internazionale, della grande stampa nazionale, regionale e locale, hanno affollato i padiglioni. I principali tg e gr nazionali hanno seguito le quattro giornate e gli eventi organizzati al loro interno, divulgando a milioni di italiani le immagini e i contenuti della manifestazione.

LE DICHIARAZIONI
In merito alle manifestazioni, il Presidente Cagnoni commenta: “Sulle fiere del food&beverage abbiamo concentrato la massima attenzione e i massimi sforzi d’innovazione, affinché questa stagione di generali difficoltà non intaccasse l’autorevolezza di un appuntamento che rimane, nella sua globalità, il più importante d’Europa per l’alimentare extradomestico. All’interno delle varie aree commerciali si sono avvertiti segnali di una contrazione del mercato, ma abbiamo anche notato settori dinamici ed in progresso. Dunque, non intendo sottovalutare i problemi, però credo che affrontarli con spirito imprenditoriale sia la miglior risposta possibile, in questo momento. La soddisfazione degli operatori a fine salone, che conta un minor afflusso di pubblico in termini assoluti, ma una presenza sempre più qualificata, conferma la bontà delle scelte compiute da Rimini Fiera, impegnata al fianco delle imprese per rilanciare i mercati”.

“Siamo davvero soddisfatti – spiega il direttore della Business Unit di Rimini Fiera, Patrizia Cecchi - Rimini Fiera ha raccolto una sfida difficile e, assieme alle aziende espositrici, ha fatto quadrato vincendo le paure di affrontare un momento così difficile per tutti. I commenti degli operatori presenti in fiera lo testimoniano: i volumi di contatti allacciati hanno superato le preoccupanti stime degli ultimi periodi. Il coraggio di investire ha premiato, tanto che dalle novità presentate agli stand sono emerse nuove energie e opportunità economiche. Abbiamo investito molto anche sulla presenza di buyers internazionali, oltre duecento, che hanno dato vita alla “Prima borsa di cooperazione internazionale per l’horeca” di Rimini Fiera. Per questi buyers, provenienti dai Paesi della vecchia Europa, della Nuova Europa, Nord Africa, India e Canada, sono stati organizzati qualcosa come 1.500 appuntamenti d’affari con oltre 500 aziende espositrici, prenotatesi prima della manifestazione. Una parte importante di questa attività è stata realizzata anche grazie alla preziosa collaborazione dell’ICE (Istituto Commercio Estero). Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutte le aziende del food&beverage extradomestico che continuano a credere in questo appuntamento. Voglio confermare loro che il nostro impegno per legare sempre più i saloni, per coniugare gli abbinamenti cibo-bevande con tematiche di progettazione e design per i locali pubblici, sarà ancor più rafforzato”.

“In evidenza - riassume il project manager di Rimini Fiera, Orietta Foschi - la nuova manifestazione DiVino Lounge, a cui è stata affiancata l’area Grappa Italia: i vini e i distillati hanno riscosso un importantissimo successo, creando nuove motivazioni di visita per gli operatori professionali che ogni anno affollano il salone. Anche il settore caffè sta crescendo, grazie ad importanti contatti internazionali. Le birre, le acque minerali e le bevande, pur con alcune defezioni hanno confermano il loro interesse per la manifestazione. Abbiamo infatti avuto importanti novità (la birra senza glutine, ad esempio), la presenza di una delegazione francese, ecc. MSE, grazie anche al supporto della Regione Emilia-Romagna che ha organizzato alcuni convegni, si è ormai consolidata come l’unica manifestazione italiana di business per il settore ittico, importantissimo per un Paese vocato alla pesca come quello italiano. Notevole l’affluenza di buyer della grande distribuzione, la cui venuta è stata favorita dal successo ottenuto, per il secondo anno consecutivo, dal Gdo Buyers’ Day (quest’anno focalizzato sui prodotti surgelati). Tanti sono infatti stati i buyer che hanno intessuto relazioni commerciali e avviato nuovi progetti di business. Intensa l’attività anche nelle aree storiche di Catering e Frigus, che hanno ormai consacrato Rimini come l’unico appuntamento specializzato d’Italia, traino per tutto il fuoricasa. Un’affermazione innescata dai moderni stili di vita e di lavoro. Ricordiamo, inoltre, che questi sono settori di grande crescita non solo in Italia, ma anche nei Paesi della Nuova Europa, nei quali si parla di percentuali di sviluppo ancora a due cifre”.

LA PRIMA INDAGINE FIPE-RIMINI FIERA SUI CONSUMI FUORI CASA
Sottolineiamo infine che la kermesse si era aperta con la presentazione dell’indagine realizzata dal Centro Studi FIPE (la Federazione Italiana Pubblici Esercizi) per Rimini Fiera su “I consumi alimentari fuori casa, tra recessione e prospettive di rilancio”. L’incontro - cui sono intervenuti Edi Sommariva, Direttore generale FIPE e Giuseppe Cuzziol, presidente Italgrob - diventerà un appuntamento stabile, un contributo per analizzare ogni anno, in apertura della manifestazione, tendenze e sviluppo del mercato alimentare extradomestico.

NOVITA'

Tra novità (la birra senza glutine, ad esempio), la presenza di una delegazione francese, ecc. MSE, grazie anche al supporto della Regione Emilia-Romagna che ha organizzato alcuni convegni, si è ormai consolidata come l'unica manifestazione italiana di business per il settore ittico, importantissimo per un Paese vocato alla pesca come quello italiano. Notevole l'affluenza di buyer della grande distribuzione, la cui venuta è stata favorita dal successo ottenuto, per il secondo anno consecutivo, dal Gdo Buyers' Day (quest'anno focalizzato sui prodotti surgelati).

Fonte Comunicato Stampa

Febbraio 2009

Ultimo Aggiornamento:

 

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