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In Piazza dei
Mestieri il tempo libero diventa lavoro
Una volta la piazza
era il luogo attorno a cui si svolgeva tutta la vita di un paese: le
chiacchere delle comari, gli incontri dei giovani, così come gli eventi
culturali, politici e sociali. Pochi decenni dopo, nelle metropoli
policentriche di piazza non ce n’è più una sola, gli incontri sono fugaci,
la vita velocemente dispersa lungo vie e corsi e in tanta fretta c’è chi
rischia di perdersi. A smarrirsi sono per lo più i giovanissimi, che privi
di punti di riferimento e luoghi di aggregazione, scivolano talvolta
inconsapevolmente verso forme di esclusione sociale. Del tutto
inaspettatamente ci pensano però le periferie a riaprire le proprie piazze a
tutti quelli desiderosi di riappropriarsene. Accade a Torino in via Jacopo
Durandi 13 dove il lavoro, la cultura e la capacità di divertirsi s’imparano
in Piazza.
DA FABBRICA IN
DISUSO A CENTRO APERTO ALL’USO
L’hanno
battezzata Piazza dei Mestieri e non è un caso. All’ interno dei suoi 7000
mq sono infatti racchiusi tutti gli ingredienti principali delle piazze di
un tempo: il lavoro, l’aggregazione e la vita culturale. Per riuscirci ci si
è serviti di un’area industriale in disuso rimessa a nuovo ed attrezzata per
ospitare convegni, spettacoli, mostre ma anche corsi e serate diverse dal
solito. Affacciate su una grande corte interna, magnifiche terrazze si
gremiscono d’estate di gente che torna così a riappropriarsi degli spazi
della propria città. L’idea alla base della Piazza dei Mestieri è quella di
sviluppare il potenziale, spesso nascosto, dei giovani durante la delicata
fase che li porta dall’adolescenza alla vita adulta. La
Fondazione che ne ha
promosso la realizzazione ha infatti finalità educative: per realizzarle ha
scelto però un approccio un po’ diverso dal solito, promuovendo un centro di
aggregazione cogestito da giovani all’interno del quale i ragazzi stessi
possano essere avviati al mondo del lavoro ma anche alla musica, all’arte e
al gusto.
IN
PIAZZA PER INFORMARSI E IMPARARE UN MESTIERE
Destinatari privilegiati del progetto sono i ragazzi tra i 14 e 20 anni: per
loro, ma non solo, è stata prevista una ricca varietà di attività e
possibilità di impiegare il proprio tempo libero. Se anche per i più giovani
spesso il primo problema è rappresentato dall’orientamento scolastico e
dalla ricerca di un impiego, alcuni sportelli informativi forniscono
risposte a queste esigenze. Ma non sono solo le informazioni ad essere
offerte: in piazza si trovano anche soluzioni concrete. Così ai ragazzi che
decidono di non andare avanti con gli studi si offre la possibilità di
imparare un mestiere. Molti i laboratori previsti, tutti volti a recuperare
figure artigianali presenti sul territorio, ma in fase di abbandono. Nelle
vetrine che si affacciano sulla piazza si lavora per recuperare antichi
mestieri piemontesi legati alla gastronomia (con una gelateria, una
pasticceria e persino una cioccolateria), ma anche figure più tradizionali
come quella dello stampatore, del tornitore e del falegname. L’edificio che
agli inizi del XIX secolo fu sede di un’antica industria piemontese torna
così ad essere un luogo di lavoro e nei locali della sua struttura a base
quadrata tipica delle fabbriche di metà Ottocento si aprono anche negozi che
vendono i prodotti qui realizzati.
MUSICA,
CULTURA, SPORT
Anche la cultura trova spazio in piazza: una biblioteca ed una emeroteca si
offrono come spazio per mostre e incontri con personaggi illustri o famosi.
Mentre per favorire l’espressività giovanile, un laboratorio musicale mette
a disposizione diversi strumenti a chiunque voglia cimentarsi e, se il
talento è conclamato, è subito pronta la sala di registrazione. Ma non
basta. Una sala polifunzionale permette di organizzare cineforum tematici e
di allestire spettacoli teatrali che, secondo le intenzioni degli
organizzatori, saranno realizzati in collaborazione con professionisti del
campo lasciando però come sempre ai giovani il ruolo da protagonisti.
Infine, anche lo sport domina il calendario della piazza proponendo attività
durante l’intero anno aperte a tutta la cittadinanza.
LAVORO E
DIVERTIMENTO SI CONIUGANO IN PIAZZA
Ma la piazza è
soprattutto un luogo di aggregazione. Così per coniugare tempo libero e
lavoro è nata un’idea originale e quanto mai efficace: un pub aperto al
pubblico e gestito insieme ai ragazzi, con tanto di birrificio sottostante
dove la birra viene prodotta secondo i dettami degli antichi mastri birrai
tedeschi. Qui si alternano serate culturali, incontri enogastronomici e
concerti, il cui fitto calendario è riportato
sul sito internet. Ma
per gli amanti della buona tavola, la Piazza dei Mestieri offre anche un
ristorante, rigorosamente gestito in maniera cooperativa con i giovani, che
possono così trovare un’opportunità per mettersi alla prova e guadagnare nel
frattempo qualcosa.
Fonte
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplRubriche/Torino/digito/grubrica.asp?ID_blog=179&ID_articolo=570&ID_sezione=368&sezione=Municipio%20-%20Le%20testimonianze
Dicembre 2008 |