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Menabrea/ La mia «bionda»è da medaglia d’oro

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 È la classica goccia nel mare, ma è una goccia di birra realizzata al 100% in Italia e apprezzata nel mondo. Dalla fabbrica Menabrea di Biella escono solo 100 mila dei 18 milioni di ettolitri di «bionda» che gli italiani consumano ogni anno, ma ai giudici dei concorsi mondiali di settore questo non interessa. Negli ultimi tre anni la sua varietà strong ha ottenuto altrettante medaglie d’oro al concorso internazionale di Chicago. Ma risale al 1997 la prima affermazione, che l’azienda diretta da Franco Thedy conseguì con una classica chiara.
E il business cresce di pari passo.
«Fatturiamo circa 16 milioni l’anno» dice Franco Thedy a Economy «e vendiamo il 95% in Italia, soprattutto al Nord-Ovest, mentre il 5% restante finisce in Giappone, Stati Uniti, Canada, Australia, Danimarca e Regno Unito».
Per ora Menabrea costruisce le sue fortune soprattutto nel circuito della ristorazione, sia grazie ai fusti, che rappresentano il 60-65% delle consegne, che alle bottiglie. Infatti, è presente in un locale italiano su 20, ma l’espansione territoriale non è la prima preoccupazione della dirigenza. «La priorità è mantenersi solidi e conservare un trend di crescita costante, ma è chiaro» dice Thedy «che le iniziative di marketing sono molte. Per esempio, dare vita a una rete più ampia di birrerie-ristoranti come quello già esistente presso la nostra sede centrale di Biella».

Alleanza con Forst. Obiettivo primario è invece creare cultura, in un Paese come l’Italia che ha perso alcuni marchi storici - solo in Piemonte i produttori indipendenti erano più di una decina fino a trent’anni fa - e che preferisce accostare il verbo «degustare» solo al vino. «La birra sembra a volte una bevanda di serie B» dice Thedy «e per battere il pregiudizio, con Assobirra, promuoviamo in 80 ristoranti italiani gli incontri cultural-gastronomici “I venerdì della birra”, mentre con i Giovani ristoratori europei lanceremo una carta delle birre simile a quella dei vini».
Ma il rispetto della tradizione e di una qualità globale che è molto cresciuta a paragone con alcuni decenni fa, quando la birra di casa nostra era sinonimo di fascia bassa, si fa sentire anche quando si parla di alleanze commerciali. Dal 1991 la storica etichetta biellese, sul mercato dal 1846, è entrata a far parte del network di
Forst, industria fondata a Merano solo 11 anni dopo, mantenendo autonomia operativa e decisionale. «L’alleanza è stata necessaria per resistere in un mercato in cui le acquisizioni arrivano a sfiorare i 50 miliardi» dice Thedy «ma è anche il segno del desiderio di proteggere la nostra italianità. Una multinazionale ci avrebbe cambiato, Forst invece è un’amica».

Fonte di Roberto Carminati http://www.blogonomy.it/2008/11/20/menabrea-la-mia-%C2%ABbionda%C2%BBe-da-medaglia-doro/

Novembre 2008

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.17

 

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