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Birra antitumore e salvacuore negli USA
Boccali di salute. La passione per la birra degli studenti universitari e' nota, ma ora un gruppo di giovani 'cervelloni' iscritti alla Rice University di Houston (Texas) ha deciso di trasformare il rito della birretta in una pausa salutare. Grazie all'ingegneria genetica, infatti, il gruppo di Taylor Stevenson, Peter Nguyen e Thomas Segall-Shapiro sta creando una superbirra ricca di resveratrolo, la sostanza chimica presente nel vino rosso che ha mostrato preziose virtu' anticancro e salvacuore. La Biobirra su cui lavora il gruppo di giovani ricercatori (battezzato 'Rice BiOWLogists') partecipera' all'International Genetically Engineered Machine, una gara in programma a Cambridge (Usa) dall'8 novembre. E proprio pensando a un progetto da presentare a questo evento il gruppo di studenti ha avuto l'idea della superbirra. "Eravamo tutti seduti a un tavolo e ci chiedevamo cosa fare quest'anno per la gara - racconta Stevenson - cosi' Peter Nguyen ha iniziato a scherzare sull'idea di mettere il resveratrolo nella birra. Ma nessuno lo prendeva sul serio". Poi pero', analizzando gli ultimi studi su questo tema, i giovani cervelli hanno scoperto che c'era la possibilita' di modificare i lieviti con geni legati alla produzione del resveratrolo. Cosi' i ragazzi hanno deciso di provarci. Da mesi lavorano per creare un ceppo di lieviti geneticamente modificati che permettera' di produrre birra e resveratrolo nello stesso tempo. Le prossime settimane saranno cruciali per testare gli esemplari ottenuti. Lo studio e' molto promettente, scrivono gli scienziati in erba sul sito della loro universita'. Ma se tutto andra' bene prima di brindare con la biobirra potrebbero passare anni. "Anche perche' solo un ceppo di lieviti geneticamente modificati e' stato autorizzato per ricavare della birra. Insomma - ammette Segall-Shapiro - passera' del tempo prima che qualcuno possa assaggiare un sorso" della nuova bevanda. Con un pizzico di fortuna e tanto lavoro, pero', i giovani sono convinti di riuscire a finire la prima fase della ricerca in tempo per presentare i risultati preliminari alla gara di Cambridge. Fonte GrNet.it Ottobre 2008 |
Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.17 |
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