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Gambero Rosso Ristoranti d'Italia 2009, ancora più spazio alla Birra
 

Giunta alla sua diciannovesima edizione, la guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso si rinnova in modo profondo nella forma e nei contenuti. Innanzi tutto cambia il metodo di valutazione. Più spazio alla cucina, dieci punti in più di prima, infatti 70 dei cento punti a disposizione dipendono soltanto dalla qualità di quello che c'è nel piatto. Sparisce la voce “ambiente” che però trova maggiore considerazione all'interno del testo di ogni singola scheda. Immutati i valori e il peso di cantina, servizio e bonus.

1950 locali fra ristoranti (anche di cucina etnica), trattorie, pizzerie e wine bar, posti di ogni tipologia e fascia di prezzo dislocati in 1021 località grandi e piccole

Resta invariato il numero totale delle Tre Forchette. Anche quest’anno sono 25, ma con due new entry significative.

La prima rappresenta uno storico ingresso in guida, il
primo Tre Forchette nella storia dell’Abruzzo. È il Reale di Rivisondoli, dove Niko Romito porta in tavola uno dei massimi esempi dell’evoluzione moderna della cucina regionale italiana. L’altro ingresso è la Madia di Licata, piccolo quartier generale del giovane Pino Cuttaia, chef dal talento cristallino, capace di una cucina semplice e golosa come poche, straordinaria sintesi della ricchezza della terra e del mare di Sicilia.

Escono dal gruppo dei primissimi della classe, invece, Antonello Colonna e il suo ristorante di Labico, in provincia di Roma, e il St. Hubertus de l'Hotel Rosa Alpina di San Cassiano.

Le novità riguardano soprattutto la vetta, a riprova del fatto che l’asse della guida si sta sensibilmente spostando verso Sud.

Il Gambero Rosso di Fulvio Pierangelini divide il primato di 95/100 con la Torre del Saracino di Gennaro Esposito. Due idee italianissime di cucina, due personalità uniche nel panorama nazionale, due sensibilità raffinate al servizio delle migliori materie prime in circolazione.

Subito dietro, a 94/100, un poker d’assi: Le Calandre di Rubano, Combal.Zero di Rivoli, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Vissani di Baschi. Quattro luoghi molto diversi l’uno dall’altro ma accomunati dal rappresentare l’eccellenza della gastronomia made in Italy, anche in fatto di ospitalità.

Nonostante la buona performance delle tavole del Sud Italia, il primato delle Tre Forchette per regione va ancora una volta alle mattatrici degli scorsi anni: Piemonte, Veneto, Toscana, tutte con 4 Tre Forchette a testa.

La guida 2009 pone particolare attenzione agli chef e ai ristoranti che meglio stanno rappresentando la nuova cucina italiana e la sua evoluzione. I locali dalla cucina innovativa sono segnalati in guida con il testo rosso.

Non meno attenzione viene rivolta a chi fa del territorio e della tradizione una bandiera e una ragion d’essere. Ecco dunque allora i Tre Gamberi a premiare le migliori – sono 17 in totale - espressioni italiane della formula trattoria. Con due importanti novità: Ai Cacciatori di Cavasso Nuovo (PN) e la Locanda del Falco a Gazzola (PC).

Altro importante premio: quello per il miglior rapporto qualità/prezzo, che soprattutto in questi tempi di crisi è un valore aggiunto impossibile da trascurare.

È il Piemonte a offrire la miglior qualità al giusto prezzo con ben sei premi in tutta la regione, un territorio da sempre straordinariamente ricco di buone tavole. Ma vanno segnalati anche i quattro premi che incassano, forse più inaspettatamente, due regioni come la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Per quel che riguarda i wine bar, c'è il consueto criterio di valutazione delle bottiglie: da 0 a 3 a seconda del grado di eccellenza dell'offerta enologica.

Anche quest'anno vengono valorizzati i ristoranti che prestano particolare attenzione al servizio e alla qualità della birra.

Infine, un’ultima divertente novità da scoprire nelle pagine iniziali: i migliori piatti dell’anno secondo il Gambero Rosso.

Prezzo € 19,80 (€ 24,20 con DVD)

Info su www.gamberorosso.it

Fonte Comunicato Stampa

Ottobre 2008

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.17

 

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