Viva la Birra... inviami una mail

Notizia

freccia.gif (89 byte) Iscriviti alla newsletter

freccia.gif (89 byte) Pagine Gialle della Birra

freccia.gif (89 byte) L'indice degli argomenti

Come si spilla la birra?

Come si degusta una birra?

Dossier Birra e Salute

© 2002 - 2014 - Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare senza autorizzazione queste pagine.

info@mondobirra.org

L'indice delle notizie

 

Ristoranti a tutta birra

La bionde piacciono agli chef e ora vanno a finire sulle loro carte

C'è una curiosità nella Guida Espresso da poco in edicola, la veterana dei baedecker gastronomici italiani presentata mercoledì scorso a Firenze. In attesa di conoscere le novità di Gambero Rosso, che arriveranno lunedì a Roma, va ricordato che nella "arancione" esiste una sezione speciale che si intitola "le tavole della birra": una nuova sezione nella quale sono segnalati 184 locali - alcuni dei quali con punteggi anche alti - che presentano un'offerta di "bionde" adeguate agli chef.

Chi conosce i cuochi, non solo italiani, sa che molti di loro - finito il servizio - si fanno una birra in santa pace per rilassarsi dopo la giornata ai fornelli: è una abitudine del grande catalano
Ferran Adrià, tanto per fare un esempio, e di molti altri "stellati". Ora però - grazie forse anche alla collaborazione tra la "Ristoranti d'Italia" diretta da Enzo Vizzari e l'Assobirra, l'associazione degli industriali del settore - i boccali escono dal retrobottega per arrivare sulle grandi tavole: e spesso si trovano in trattorie moderne, enoteche, esercizi di nuova convezione nei quali si può mangiare spendendo da 20 a 35 euro. E dove il prezzo di una lager o di una weizen non incide sul portafogli quanto un Nebbiolo o uno Chardonnay.
 
Radiografia di un gusto

A Firenze è stata presentata una sorta di radiografia del gusto, realizzata dal centro studi assaggiatori, con un panel di persone che ha testato 21 birre di vari tipi. Ne è emerso il ritratto della "bionda" che piace di più. Sembra di leggere il libro dello scrittore francese Philippe DelermLa prima sorsata di birra -: l'emozione arriva da una birra limpida, di colore intenso e schiuma compatta. Secondo l'indagine, "colpiscono le birre dall'aroma intenso e persistente, prive di sentori ossidativi. Le note olfattive che suscitano le emozioni più forti sono quelle associate al dolce: i fiori e la frutta, gli agrumi e i cereali".  Ma non c'è soltanto il profumo: anche l'0cchio vuole la sua parte. E così il fattore visivo che colpisce di più - sempre secondo la ricerca commissionata da Assobirra - nasce da una "schiuma compatta", ma con un'immagine trasparente e limpida. Il che corrisponde (diciamo noi) più alle birre industriali che a quelle artigianali, che spesso sono invece torbide e con schiume non troppo corpose. Sarà un caso?

Ci sembra forse più interessante la parte della ricerca dedicata ai
sette stili di birra, così come sono percepite dagli italiani. Eccoli:

Lager
E' lo stile classico per eccellenza: leggera e poco impegnativa, adatta ai consumi più trasversali. 
Il consumatore tipo è una persona non più giovane, di gusti tradizionali
Pils
Leggera e delicata, ma con eleganza. E' molto dissetante.
Il consumatore-tipo non è particolarmente giovane ed è di gusti classici.
Blanche
Aroma dal forte impatto emotivo, carattere robusto, adatta fuori pasto
Consumatore tipo: originale, giovane, alla ricerca di novità.
Weizen
Forte e austera, da centellinare sia a pasto sia fuori pasto
Piace all'esperto che sa scegliere e consigliare.
Bock
Molto forte e robusta, di colore intenso, corposa: consumi non a pasto, fuori casa.
Apprezzata dagli intenditori.
Abbazia
Colore saturo, con un certa frizzantezza e buona persistenza. Aroma intenso.
Indicata per consumatori maturi dai gusti tradizionali.
Ale
Timbro potente ed eccitante, dal colore saturo. Aroma dai sentori tostati.
Piace a consumatori maturi e dai gusti fortemente tradizionali.

Fonte La Stampa

Ottobre 2008

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.17

 

© 2002 - 2016 Tutti i diritti sono riservati. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari