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FIPE, Tabelle ci fanno vergognare, norma dannosa
L'obbligo di esporre le tabelle alcolemiche per bar e ristoranti dove si svolgono attivita' di intrattenimento "fa vergognare di essere operatori commerciali in questo paese. Cosi' com'e', la norma e' dannosa perche' crea confusione e disorientamento, specie nel consumatore". Lo dice all'Agi Edi Sommariva, direttore generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe). "La confusione regna sovrana: ci e' appena giunta una comunicazione del Ministero della Salute che ci informa di un errore nelle tabelle pubblicate in Gazzetta Ufficiale. A pochissimi giorni dell'entrata in vigore della norma (domani, ndr) abbiamo dovuto correggere le tabelle, avvertire le nostre 107 associazioni territoriali che a loro volta dovrebbero avvisare i 15-20.000 esercizi che rientrano nella normativa". "Ricordiamo - aggiunge Sommariva - che le sanzioni per i locali che non adempiono la normativa sono particolarmente severe: chiusura dell'esercizio fino a 7 giorni". Intanto, sul sito www.fipe.it, "sono disponibili le tabelle alcolemiche aggiornate da scaricare gratuitamente". I locali che dovranno esporre le tabelle sono quelli "ove si svolgono, con qualsiasi modalita' e in qualsiasi orario, spettacolo o altre forme di intrattenimento congiuntamente all'attivita' di somministrazione di bevande alcoliche", come dispone l'art. 2 della legge 160/2007. "Questa norma - attacca Sommariva - riguardera' anche il bar 'Florian' di Venezia: ogni pomeriggio li' c'e' un concerto di musica classica dal vivo, molto apprezzato dalla clientela. Da domani dovranno esporre le tabelle alcolemiche: e' semplicemente ridicolo". "Il sottosegretario alla Famiglia, Giovanardi, dice che non collaboriamo? Noi condividiamo il fine, che e' quello di informare il consumatore sugli effetti dell'abuso dell'alcol. Avremmo voluto partecipare, avremmo voluto essere coinvolti per dare il nostro contributo a fare le cose meglio e con una logica. Invece - aggiunge Sommariva - le tabelle cosi' come sono risultano dannose, perche' creano disorientamento e confusione, specie al consumatore". Niente porte chiuse a future collaborazioni, pero'. "Siamo disponibili, se il Ministero ci chiama, a rendere piu' leggibili e quindi - conclude Sommariva - piu' comprensibili al consumatore le tabelle alcolemiche". Fonte AGI Settembre 2008 |
Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.17 |
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