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Birrificio Artigianale Rhyton al Prato Italian Excellence
Richiama la stiva di una nave l’allestimento realizzato a Prato, presso il
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, per presentare i 18 prototipi
realizzati all’interno del progetto “Prato Italian Excellence”, il
laboratorio di aggregazione e innovazione sui mercati internazionali
realizzato dalla Camera di Commercio di Prato con il contributo di Toscana
Promozione.
Grazie alla collaborazione della Camera di Commercio Italiana ad Hong
Kong, del Consolato Italiano e dell'Hong Kong Design centre, gli oggetti
di design realizzati dalle imprese sono già in viaggio per raggiungere il
"Porto Profumato", dove saranno protagonisti di una mostra che si svolgerà
dal 16 ottobre al 3 novembre all’Innocenter, il più grande centro di design
e innovazione della città asiatica.
Lo scopo della missione e' la promozione del design italiano nel
territorio in cui opera la Camera. “Rethinking the product” è proprio
questa la filosofia con la quale è stato realizzato il progetto, oltre ad
essere il titolo del concorso che vuole far conoscere le potenzialità dei
designer toscani ad Hong Kong. Sono 23 le aziende selezionate che hanno
realizzato i 18 prototipi, ed alcuni degli oggetti realizzati verranno poi
messi in produzione.
La particolarità di questo concorso è l'interscambio di capacità
produttive delle imprese. Ovvero: alle imprese, in seguito a dei colloqui
individuali, è stato proposto di realizzare, in collaborazione con altre
imprese di un settore diverso, un prototipo che, prendendo spunto dalla
produzione tradizionale dell'azienda, permettesse però anche di mettersi
alla prova con qualcosa di diverso. Ad esempio, il pile è diventato un
tessuto per arredamento; il tessuto per arredamento è diventato un tessuto
per borse; tessuti profumati sono stati usati per rivestire oggetti
d'arredamento, associando i colori fraganze ....il giallo con il limone, il
lilla con la lavanda....
E’ stata Sabrina Fontanili, designer e scenografa, che ha, tra le altre
cose, realizzato la scenografia per la trasmissione dedicata a Miss Italia
che si è aperta ieri a Salsomaggiore, a disegnare i prototipi che le aziende
hanno poi realizzato con grande entusiasmo. Perché è proprio l’energia
positiva con la quale questi imprenditori hanno affrontato questa iniziativa
che ha permesso di raggiungere questi interessanti risultati e di sviluppare
sinergie tra le varie aziende che andranno avanti anche dopo la conclusione
del progetto.
La Camera aiuterà la delegazione proveniente dall'Italia fornendo un
appoggio logistico alla collettiva di aziende e cercando potenziali contatti
d'affari con gli operatori locali; verra' affittato anche uno spazio
espositivo - l'Innocentre, il più grande centro di design e innovazione
della città asiatica - per promuovere la mostra riguardante il Design
pratese. Un seminario per attirare l'attenzione di operatori, designer e
studenti locali sulla potenzialita' di questi prodotti e del design italiano
in generale.
Ma non finisce qui... “Prato Italian Excellence” sarà anche una sfilata di
moda e per molte piccole realta' aziendali si tratta di un’occasione
importante di crescita, per stabilire contatti interessanti, vista la
partecipazione alla mostra anche del Museo del Tessuto, che ha messo a
disposizione le tute che hanno partecipato al concorso europeo per giovani
stilisti. Questo concorso prevedeva di ripensare la famosa tuta di Ernesto
Thayaht, l'artista che nel 1929, allineatosi temporaneamente al futurismo,
concentrò la sua attenzione riguardo all’abbigliamento più sulla forma che
sul colore, e la sua grande invenzione fu la Tuta. Il nome fu scelto in
riferimento a “Tutta”, parola cui veniva tolta una “T”, la quale somigliava
molto al modello dell’abito.
A questo prototipo unisex, Thayaht operò delle modifiche, creandone una
versione femminile. L’intento di Thayaht era quello di dare un vestito
decoroso alla folla “grigia” cercando di soppiantare lo scomodo e costoso
abito “di moda”.
La Tuta ebbe molto successo; a Firenze vi fu un vero e proprio movimento: i
“tutisti”; ma l’impiego più comune fu tra gli operai e per questa categoria
fu creata la “tuta degli operai”, semplice comoda e non ingombrante.
Queste le aziende coinvolte nella mostra design, un coinvolgimento ampio e
multisettoriale dell’eccellenza toscana: Amari in Carmignano, Artista
Visitatore, Birrificio Artigianale Rhyton, Bugetti Arredamenti, Extro, Forno
Steno, Francesca Lombardi, Freakout, Furpile, Gamma 3, Il Gatto e la
Volpe, Le bontà , Livmann, Luminex, Miglior Studio Design by Raffaello
Rubino, Osvaldo Brizzi, Pelletteria Pratese, Robarara, Sans Gluten, Staino &
Staino, Supercolor, Wally, Tuscanywhere.
Fonte
http://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=4280
Settembre 2008 |