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Birra: è una
superstar, insidia il primato del vino
Ha sedotto
grandi chef, gastronomi e "apprendisti gourmet", affascinati dalla sua
versatilita' nell'accompagnare abbinamenti gastronomici sempre piu' fantasiosi.
E anche l'italiano medio la preferisce sempre di piu', soprattutto a pasto.
Bevendola quindi in modo responsabile. Parliamo della birra, scelta dal 62%
degli italiani (ricerca Makno 2008 "Gli italiani e la birra") soprattutto per il
suo gusto, particolare e insostituibile, oltre che per il suo valore
socializzante. Oramai ben radicata sulle tavole di ristoranti e pizzerie,
sottolinea il rapporto annuale di Assobirra, al punto che 10 milioni di italiani
dichiarano di scegliere il bicchiere giusto nel quale gustarla al meglio, mentre
6 su 10 affermano addirittura - magari esagerando - di riconoscerla al primo
sorso.
I numeri, del resto, parlano chiaro: secondo i dati diffusi da AssoBirra,
l'associazione che riunisce i produttori della birra e del malto, nel 2007 gli
italiani hanno bevuto oltre 18,5 milioni di ettolitri di birra, pari a 31,1
litri pro capite. Assieme ai consumi (+3,7%) crescono anche la produzione (+5%
rispetto al 2006) e soprattutto l'export (oltre il milione di ettolitri per un
lusinghiero +36,7%). In altre parole, la birra italiana non ha mai incontrato
tanti estimatori, Italia quanto all'estero. Un record, pero', che resta
all'insegna della moderazione: nonostante la crescita del 2007, i consumi di
birra nel nostro Paese rimangono i piu' deboli dell'Unione Europea e
costituiscono tuttora meno della meta' dei consumi medi dell'Ue (77,7 litri);
appena un quinto di quelli della Repubblica Ceca (158,8 litri), leader della
classifica; un quarto dei valori registrati in Irlanda e Germania
(rispettivamente 114 e 111,2 litri); un terzo scarso dei risultati di Austria,
Lussemburgo, Belgio e Gran Bretagna (108,2, 106, 89 e 87,4 litri a testa).
Incrociando i dati dell'Annual Report di Assobirra con quelli della 12ma
edizione della ricerca Makno "Gli italiani e la birra", scopriamo che, in un
clima generalizzato di flessione dei consumi delle bevande alcoliche, la birra
continua il suo testa a testa con il vino nei pasti fuori casa dei giorni
feriali (entrambi si attestano al 14,2%), migliorando pero' il suo
posizionamento nei pranzi e nelle cene al ristorante o in pizzeria dei giorni
festivi. Quelle che maggiormente si consumano all'insegna del piacere, della
scelta e coltivando le proprie passioni da gourmet. Se nel 2006 il gap a favore
del vino era di ben 8 punti percentuali, oggi le due bevande arrivano quasi a
"toccarsi", fermandosi al 43,6% (il vino) e al 40,1% (la birra).
Fonte AGI
Giugno 2008
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