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Birra, Stella Artois offre 43 miliardi per bersi Budweiser

La birra del paese della birra è uscita allo scoperto. Dopo mesi di indiscrezioni, la multinazionale belgo-brasiliana Inbev ha annunciato un’Opa non negoziata sulla rivale americana Anheuser-Busch, offrendo 65 dollari per azione e mettendo nel boccale 46,3 miliardi di biglietti verdi. Se l’operazione dovesse andare in porto creerebbe un gruppo da quasi 40 miliardi di dollari di fatturato, il principale produttore planetario con marchi richiestissimi come Stella Artois, Beck, Budweiser e Michelob. Ma non sarà una passeggiata. August A. Busch IV, membro della famiglia fondatrice e amministratore delegato della società Usa, nelle scorse settimane si è detto contrario alle avances di Inbev, annunciando che il board della Anheuser-Busch stava mettendo in cantiere mosse difensive. L’impressione degli analisti è che il 45enne ereditiere di St. Louis potrebbe non avere il necessario sostegno degli altri azionisti, del resto può contare solo sul 4% delle azioni. Questione di denaro, ovviamente. I 65 dollari promessi da Inbev rappresentano un premio dell’11,4% rispetto alla chiusura di mercoledì (58,58 dollari) a Wall Street. «Un prezzo congruo» assicura l’ad del gruppo che attacca, Carlos Brito. Consapevole di rappresentare la leadership dei mastri birrai, il brasiliano promette la nascita «di una società più forte e competitiva, con benefici per gli azionisti». Gli americani rispondono con cautela: l’offerta «sarà valutata dal board che deciderà nell’interesse degli azionisti».

Inbev giura di non puntare alla guerra della birra. Brito ha spiegato di voler imboccare la strada di un’offerta amichevole. Con questo in mente, intende assegnare alcuni posti in consiglio ai top manager a stelle e strisce, e sarebbe disposto a trasferire a St. Louis il quartier generale della nuova società in Nord America. Agli assediati regala anche un impegno che titilla l’orgoglio: «Faremo diventare la Bud un simbolo». Le nozze atlantiche potrebbero, però, creare problemi di Antitrust . In effetti Inbev è leader mondiale con un volume d’affari di 14,43 miliardi di euro: nel complesso ha venduto lo scorso anno 270,6 milioni di ettolitri di birra con marchi quali Stella Artois, Beck. Anheuser-Busch è il numero quattro del globo, 16,9 miliardi di dollari di fatturato e 190 milioni di ettolitri venduti. Per i concorrenti Heineken e Carlsberg la fusione sarebbe uno smacco. Ma è chiaro che il terremoto non è ancora concluso, e sul mercato potrebbero arrivare altri sconvolgimenti.

 

Fonte La Stampa

Giugno 2008

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.17

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