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Da Palinuro
una birra artigianale per Tokyo
Il nome dell'azienda è
dedicato a sua figlia, i prodotti realizzato, in eguale misura, testimoniano
l'attaccamento al territorio di riferimento, il Cilento, e la volontà di
preservarne tradizioni e genuinità.
E' questa la filosofia di base dell'azienda Iris Birra di Palinuro, creata
ex novo nel 2004 da Salvatore Orecchio, il titolare, un giovane imprenditore
con un progetto forse all'inizio piuttosto sui generis ma che, negli anni,
ha dato i risultati meritati. Alla base dell'avvio dell'attività un'attenta
ricerca di mercato.
"Ci siamo mossi su un terreno difficile, sfruttando il fatto che il settore
della produzione di birra artigianale fino a qualche anno fa era ancora
quasi del tutto sconosciuto", racconta Orecchio. "Oggi l'attenzione si è
spostata su questo prodotto che ha smesso di essere considerato inferiore al
vino".
La Iris Birra, dunque, dal 2004, produce birra assolutamente artigianale ed
è il titolare, coadiuvato nella sua passione da un valente maestro birraio,
uno dei suoi collaboratori più attivi, a spiegare le caratteristiche di un
prodotto del genere.
"Artigianale vuol dire essenzialmente non filtrata nè pastorizzata e senza
l'aggiunta di conservanti", chiarisce Salvatore Orecchio. "Inoltre è
rifermentata in bottiglia con un processo piuttosto particolare. Alla fine
non solo si ottiene un prodotto che ricalca la produzione di birra di un
tempo, ma soprattutto di qualità eccezionale".
Cinque le linee di birra: la prima aromatizzata alla castagna e al miele di
castagno, la seconda bionda, poi una rossa, una doppio malto ed una al
frumento. La
Camera di Commercio di Salerno ha poi fatto da viatico per i contatti
con il
Giappone.
"Abbiamo partecipato con viva soddisfazione alla Fiera del Made in Italy di
Tokyo", spiega il titolare, "così i nostri prodotti sono oggi presenti nelle
enoteche, nei ristoranti e nei negozi specializzati del Giappone. E non
solo".
Già in calendario infatti le nuove partecipazioni: dal Sial di
Parigi alla grande kermesse che si terrà nel Principato di
Monaco dall' 11 al 19 ottobre 2008. Sul territorio una rete di
collaboratori ed agenti.
"Abbiamo due agenti in Lombardia, uno in Basilicata e i distributori si
occupano dei contatti all'estero", aggiunge Orecchio.
E non mancano i progetti.
"Abbiamo aderito ad un progetto che ha coinvolto Provincia di Salerno ed
Ente Parco del Cilento per il riconoscimento di un marchio unico per la
birra, così come per i vini", conclude Orecchio, "questo costituirà un
valido supporto per il lancio della nostra nuova birra, questa volta
aromatizzata ai fichi bianchi del Cilento".
Fonte
Il Denaro
Aprile 2008
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