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In Italia è boom dei birrifici

La birra? E' sempre più fai da te, almeno nel Belpaese. In Italia, per antonomasia terra del buon vino, quello delle microimprese che producono birra è un fenomeno che si sta allargando a vista d'occhio, come riporta Labitalia, l'agenzia del Ministero del Welfare per le politiche attive del lavoro. E tra i mestieri artigiani, che negli ultimi anni hanno subito una drastica riduzione, quello del birraio è invece in sorprendente crescita.

Il loro compito è produrre birra di qualità, utilizzando solo ingredienti naturali, non trattati, con sapori e proprietà originarie. La birra artigianale occupa ancora una fetta molto ristretta nel mercato nazionale, ma sta conquistando numerosi consumatori.

Tanto che da due anni è nata l'Associazione degustatori birra, che conta centinaia di aderenti tra i consumatori e di 170 imprese di microproduzione. Queste si definiscono tali se riescono a produrre meno di 10.000 ettolitri l'anno, con impianti da 200 litri circa.

A volte l'impresa ha un unico dipendente, lo stesso titolare, mentre in altri casi la struttura aziendale conta 3-4 lavoratori, a seconda della birra prodotta.

"I nostri birrai - ha spiegato il vicepresidente dell'Associazione, Fulvio Riccobono- sono spesso persone che, dal fare la birra in casa, hanno creato un'attività commerciale. Per fare una birra artigianale servono una buona qualità dell'acqua, orzo e luppoli".

Spesso, a causa degli alti costi di distribuzione, le birre restano confinate nei territori circostanti il luogo di produzione, e non vengono conosciute al di fuori di questo ristretto circuito.

Per questo l'Associazione organizza manifestazioni per tutta Italia, facendo da tramite tra gli enti e i piccoli produttori. Alti sono anche i costi di produzione.
"L'impianto -ha sottolineato Emanuele Aimi, il cui birrificio ha vinto recentemente un premio per la migliore rossa- è costituito da un tino di cottura dove viene fatta la miscela. La qualità sta nel periodo di maturazione che può variare da una settimana a tre, mentre il procedimento della birra industriale dura solo tre giorni e si conclude con la pastorizzazione".

Tante le varietà di birra artigianale prodotte nel nostro paese, come quella al castagno, realizzata con ingredienti naturali del, del monte Amiata, in Toscana.
"Fin dall'inizio della nostra attività-ha raccontato a Labitalia Gennaro Cerullo, di "Birra Amiata"- abbiamo subito puntato su questo prodotto: la gente riconosce subito un sapore diverso, anche rispetto alle birre artigianali classiche. Questo ci dà la possibilità di offrire un prodotto un po' più particolare, diverso, con quel retrogusto che affascina il consumatore".

 "Noi- ha concluso Massimo Salvatori, uno dei maestri birrai- produciamo birra soltanto per il nostro locale e ne vendiamo circa cinquemila litri al mese. Alla produzione della birra - si dedicano in media tre persone, a turno, visto che l'impianto va controllato 365 giorni all'anno. Purtroppo però la birra artigianale non ha ancora nessun marchio di qualità".

Fonte TGCom

Febbraio 2008

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.17

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