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Nonna Adele e la birra

Ieri ha festeggiato il secolo di vita assieme ai suoi cari, cento anni e non sentirli Nonna Adele taglia il traguardo in ottima salute. «All'inizio degli anni '20 andavo spesso a teatro con mio padre: prendevamo il tram a San Lazzaro e tornavamo con la corsa di mezzanotte. Poi, nel 1927, mi sono sposata: ho abitato a Milano ma avevo anche una casa a San Pancrazio, occupata dai soldati tedeschi durante la seconda guerra mondiale. E nel 1964 sono tornata definitivamente a Parma». Riassume tutta una vita con queste tappe Adele Cavallina, parmigiana originaria di Bedonia, che ieri ha compiuto cento anni. Ora lei vive in un appartamento nei pressi dello stadio, assieme alla moglie di un nipote. Negli appartamenti vicini abitano parenti di tre generazioni successive. Sente il peso degli anni, che però non considera opprimente: ogni giorno passeggia, prega e legge i giornali. Non ama parlare di sé, ma accetta di buon grado una pioggia di auguri: per tutto il giorno Adele ha ricevuto telefonate e fiori da amici e conoscenti. L'assessore comunale ai Servizi sociali Maria Teresa Guarnieri le ha conferito una medaglia e si è intrattenuta un po' con lei in mattinata. A nessuno Adele dà «consigli» di lunga vita: «Faccio la solita vita. Mangio un po' di tutto, compresi la pizza, il vino e la birra - dice -. Non ho mai fumato. Leggo ancora senza occhiali, passeggio e dico le preghiere. Sono anche una cuoca: la mia specialità sono le torte salate della Valtaro». Adele si dice anche tifosa del Parma e segue l'attualità e la politica sui media, dalla Gazzetta ai programmi di Bruno Vespa. Nel giorno di un compleanno così speciale, la signora guarda ai dieci decenni che si lascia alle spalle, ma senza cedere alla malinconia. «Sono nata nel 1904 a Salò - esordisce Adele -. Nella cittadina sul lago di Garda mio padre gestiva una farmacia, dopo aver lavorato in quella di famiglia a Bedonia. Prima della Grande guerra siamo tornati a Parma, aprendo una farmacia a San Lazzaro. Ho frequentato il liceo Maria Luigia. Ricordo poi che vicino a casa mia passavano i tram: c'era una corsa apposita per chi, come noi, andava all'Opera». La musica è una delle passioni di Adele, che fino a pochi anni fa suonava abitualmente il pianoforte. «Oggi lo faccio molto meno - sottolinea -. Sono anziana ma per fortuna resto in buona salute. I reumatismi non mancano ma non mi bloccano a letto».

(Fonte Andrea Violi dalla Gazzetta di Parma)

 

Gennaio 2004

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