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Al via la coltivazione dell'orzo da birra

Il 19 febbraio, presso la sede dell’Ente Parco, a Feltre, si è svolto l’incontro tecnico–organizzativo tra Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Provincia di Belluno e Comunità Montana Feltrina per dare avvio al progetto di coltivazione dell’orzo da birra nel bellunese.
Le tre amministrazioni hanno deciso di stilare un protocollo di intesa, che sarà firmato nei prossimi giorni, con il quale si definiscono le attività da realizzare nel prossimo biennio per promuovere la coltivazione di orzo da birra.
Il progetto risponde a due esigenze: una ambientale ed una turistico-promozionale.
La prima è la necessità di sostituire una coltura ecologicamente banale e che richiede enormi quantità di acqua: il mais, con una coltura, l’orzo, e ha un fabbisogno di concimi e di acqua molto inferiore al mais. In un periodo come questo, di continua riduzione delle precipitazioni e di ripetuti episodi di siccità, la sostituzione del mais con l’orzo è quindi un’operazione di importante rilievo ecologico. L’orzo, inoltre, è una coltura tradizionale delle nostre vallate e il suo recupero ha quindi anche un importante significato culturale e paesaggistico.
Vi è poi l’aspetto legato alla promozione turistica del territorio. In questi anni il Parco, attraverso il progetto Carta Qualità, ha investito molto per promuovere i prodotti agroalimentari tipici, legando il marchio del Parco alle produzioni agricole più in linea con la tradizione e in grado di dare adeguate garanzie in termini di rispetto dell’ambiente naturale. Oggi oltre 180 aziende si fregiano del marchio del Parco. L’inserimento in Carta Qualità di una birra prodotta utilizzando orzo bellunese, l’acqua delle montagne del Parco e altri ingredienti come il luppolo (possibilmente provenienti da agricoltura biologica), può costituire quel valore aggiunto che consente di garantire una adeguata remunerazione ai coltivatori bellunesi.
Ente Parco, Provincia e Comunità Montana Feltrina si sono anche incontrate con i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole (Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori e Confagricoltura), che nelle scorse settimane hanno già raccolto numerose adesioni informali, tra gli associati, di aziende interessate ad avviare la coltivazione dell’orzo da birra.
Per il momento il progetto è limitato al territorio dei 15 Comuni compresi all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ma non è esclusa una sua estensione territoriale in un prossimo futuro. Molto dipenderà, oltre che dal supporto fornito da Parco, Provincia e Comunità Montana (che sosterranno il progetto con un investimento di circa 20.000 euro all’anno per il prossimo biennio) dalla risposta degli agricoltori e dalla stipula di accordi sufficientemente remunerativi tra la birreria di Pedavena, che trasformerà l’orzo, e gli agricoltori bellunesi.
Nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando per raccogliere formalmente le adesioni degli agricoltori interessati a partecipare all’iniziativa.
Questa operazione, coordinata dall’Ente Parco, rappresenta un esempio di costruttiva collaborazione tra enti pubblici, e consente di coniugare esigenze ecologiche di tutela del territorio con la valorizzazione commerciale di prodotti tipici, gli unici che possono garantire un futuro all’agricoltura nelle aree montane.

Fonte www.parks.it

Febbraio 2007

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.16

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