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Birra artigianale: L'opinione di Agostino Arioli
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Birra Artigianale
Sarà capitato a tutti voi, almeno una volta, di acquistare della birra artigianale, ovvero birra priva di conservanti e non pastorizzata, spesso detta birra cruda, e constatare che il prezzo è molto diverso dalla birra commerciale e che trovate in tutti i supermercati. In seguito ad un intervento di Agostino Arioli, ideatore del Birrificio Italiano ( www.birrificio.it ) nel newsgroup di it.hobby.birra abbiamo chiesto Lui di poterlo pubblicare integralmente, perché ci sembra ben strutturato e chiarificatore dei costi a cui vanno incontro i piccoli artigiani della birra in Italia. "L'argomento è uno di quelli che mi stanno molto
a cuore e quindi vi dirò quello che so. La prima cosa da dire, ovvia dal
mio punto di vista, ma non dal vostro a quanto pare, è che le piccole
produzioni di qualità costano sempre molto più delle grosse. Questo perchè
più produci e meno incidono i costi fissi come buona parte della
manodopera, gli ammortamenti, gli oneri finanziari, e buona parte dei
costi generali. La cura per il prodotto è inoltre molto costosa e richiede
notevole impegno di energie e di tempo. Avendo in animo di ampliare la mia
produzione ho fatto molti conti attorno all'argomento e posso dirvi che
chi produce birra da vendere in fusti o in bottiglia ai dettaglianti o ai
rivenditori, deve arrivare a circa 3.000 ettolitri/anno di produzione per
offrire birra di qualità ed in varietà (sottolineo di qualità e in
varietà), che è quella che a voi interessa, a prezzi congrui con il
mercato. Per congrui intendo prezzi in linea con piccole produzioni non
italiane. Nessuno dei microbirrifici italiani che produce birra è ancora
arrivato a quel volume di produzione e quindi non ha che due alternative:
vendere la birra all'alto prezzo che gli costa produrla più un
ragionevolissimo margine di guadagno (so per certo che nessuno di noi sta
accumulando fortune e che gli eventuali modestissimi utili vengono
generalmente reinvestiti per aumentare la qualità e la quantità), oppure,
se a molti soldi a disposizione, vendere sotto costo fino al
raggiungimento della suddetta soglia. 'alternativa che io non mi sogno di
prendere in considerazione è quella di lavorare 18 ore al giorno e quindi
abbassare un pochino i costi oppure di produrre birre anonime in
confezioni anonime, senza anima e personalità cercando di mettersi nel
mercato della birretta e non di creare un mercato della NBB (Nobile
Bevanda Birra). Fare qualità in Italia significa anche spendere un fottio
di soldi per far conoscere il prodotto, non essendoci uno zoccolo duro di
consumatori consapevoli. Produrre birra artigianale in Italia è ancora
molto rischioso e gli investimenti richiesti sono notevolissimi e generano
a loro volta notevoli costi finanziari. Gli impianti sono tutti giovani e
quindi generano molti costi di ammortamento mentre gli impianti come
quelli di alcuni piccoli produttori belgi sono stra-ammortizati e tra
l'altro sarebbero assolutamente improponibili in un Italia dove un
igienismo isterico e bacchettone miete la sua messe di tributi in soldi ed
energie per mano di varie istituzioni tipo ASL e altri. Per aggiungerne un
altra, in Italia le tasse sulla birra sono incommensurabilmente più alte
di quelle che si riscontrano in altri paesi birrari. L'imbottigliamento
manuale o semi automatico costa tantissimo e si riflette sui prezzi delle
bottiglie; chi riuscirà a passare la china potrà presumibilmente dotarsi
di un costosissimo impianto automatico che consentirà di abbassare i
costi. In definitiva se il mercato crescerà, cresceranno i microbirrifici
(alcuni ahimè diventeranno simil-industriali ) e allora i prezzi potranno
scendere. Visto che la mia visione della birra è comunque quella di una
bevanda "popolare" da consumare in qualità ma anche in quantità, spero di
poter arrivare un giorno a produrre e vendere a prezzi molto più bassi
degli attuali, ma se prendete in considerazione birre molto particolari a
produzione limitata sappiate che esistono tutte le ragioni perché i loro
prezzi rimangano sempre alti. In definitiva voglio dirvi che sono dalla
vostra parte e vi chiedo di Agostino Arioli Birrificio Italiano ( www.birrificio.it ) |
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