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Birrerie storiche d'Italia

 

Vogliamo segnalarvi una vera chicca per noi amanti della birra, un libro che ripercorre le tappe fondamentali della birra in Italia. Il libro che si intitola "Birrerie storiche d'Italia" di Michele Airoldi, e per il quale vi offriamo una breve recensione di Vittoria de Buzzaccarini dal "Curioso".

 
 

"Chi la beve campa cent'anni", recitava una pubblicità: disseta, ristora, affascina e conquista i suoi amanti intrigandoli con le sue "spoglie" di cui cosparge il mondo, a piene mani, lasciando tracce ovunque. Si sta parlando della birra, delle sue lattine, dei collezionisti di birraria e di uno in particolare, Michele Airoldi, che da vent'anni si dedica al cult della bionda in questione. All'inizio si è trattato, come per molti, di raccogliere le lattine, ma il "gioco dei barattoli" non soddisfaceva appieno la totalizzante curiosità "birromane" che animava il nostro collezionista e così è nata e si è completata la raccolta dei bicchieri da birra pubblicitari delle fabbriche, che si è trasformata in due cataloghi di bicchieri della birra Moretti con 220 esemplari debitamente schedati e della Peroni con 151 bicchieri esattamente come sopra, pubblicati con la collaborazione de "Il Barattolo", l'associazione di collezionismo birraio di Genova. Ma per Michele Airoldi non bastava poiché il tarlo ammaliatore di musa birra continuava a rodere e allora è nato uno studio approfondito sulle antiche birrerie (intese come fabbriche) italiane: la Maffei di Rovereto, attiva fino al 1930, la birreria di Alleghe (che chiude nella stessa epoca) e le birrerie di Chiavenna che per un secolo (1850-1950) è stato uno dei centri italiani più attivi per la produzione della bevanda maltata. E adesso, per i tipi di Mosè edizioni, è uscito l'ultimo omaggio che Michele Airoldi concede alla sua passione birraria. "Birrerie Storiche d'Italia" narra infatti e raccoglie le vicende di undici fabbriche di birra italiane considerate storiche dall'autore perchè ancora attive dopo almeno un secolo di vita. Non racconto quali sono per non togliere nulla alla suspence dell'attesa e alla sorpresa della rivelazione, pienostica dato che si tratta per la maggior parte di lettori adepti dell'arte. Desidero però segnalare che il libro non è solo molto interessante per i collezionisti di birra - per i quali deve costituire una specie di bibbia - ma anche per chi si compiace di pubblicità e di comunicazione poiché nelle sue 208 pagine oltre alla storia, compaiono, in successione ordinata divisi per marca e sottomarca, e raggruppati per tipologia gli esampi di quanto le fabbriche hanno prodotto in manifesti, bicchieri, sottobicchieri, etichette, targhe smaltate da osteria, posacenere in ceramica e alcuni esempi molto significativi di lattine distribuite in speciali occasioni, delle marche e le relative sottomarche, il tutto debitamente didascalizzato e fotografato a colori. Un utile atlante per confronti e riconoscimenti nonché un piacevole excursus tra esempi di bella grafica.

 

Per ulteriori informazioni potete visitare il sito www.collezionandobirra.com , mentre per ordinare il libro in questione potete contattare lo scrittore telefonando al n° 0415903168 oppure scrivendo a micairo@tin.it  

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