Acquabomber, altri otto casi

Prese di mira anche le lattine. I carabinieri intensificano le indagini per dare un volto ai sabotatori di Maniago e Vivaro. Si moltiplicano le segnalazioni di bottiglie sospette. I risultati dell'Arpa: nessun veleno. Non sono state le sole bottiglie di acqua minerale a essere state manomesse, bucate con una siringa o con uno spillo, in supermercati di Maniago e Vivaro. Cittadini di Pordenone e della provincia hanno consegnato ai carabinieri sei bottiglie di plastica (cinque d'acqua e una di aranciata) e due lattine, trovate con un minuscolo foro dal quale - se agitate - usciva del liquido. Le bottiglie saranno consegnate ai tecnici dell'Arpa che effettueranno le analisi dei liquidi contenuti. Da quanto si è appreso si tratterebbe però di altre otto azioni di sconsiderati, di imitatori del folle Acquabomber. Inizialmente gli investigatori, vista la tecnica utilizzata per praticare il forellino, avevano ritenuto sospette due bottiglie di acqua minerale, una da un litro e mezzo trovata in casa di riposo a Zoppola e un'altra da un litro, acquistata da un pordenonese in un negozio del centro. Sono giunte altre tre bottiglie di acqua sospette, con un forellino vicino al tappo, nei laboratori dell'Arpa pordenonese. Nei prossimi giorni saranno eseguite le analisi che, per ora, hanno interessato cinque bottiglie: tre di acqua, una di birra e una di aranciata, che erano state consegnate agli inquirenti, perché ritenute sospette, da cittadini di Pordenone, Cordenons e Porcia. Dopo le analisi il contenuto delle 5 bottiglie sospette è risultato del regolare, innocuo. Non c'era stata alcuna aggiunta di candeggina o di altri veleni. Intanto proseguono senza soste le indagini degli inquirenti dei carabinieri di Maniago per cercare di dare un volto a colui che ha sabotato un paio di bottiglie di acqua minerale in altrettanti supermercati di Maniago e di Vivaro.

Fonte Il Gazzettino

Dicembre 2003