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Birra e Informatica
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Birra e Informatica Reportage Linux Day. All'evento milanese del pinguino anche gli adepti delle diverse versioni dello Unix sviluppato all'Università di Berkeley. Quattro monitor, una decina di portatili, una stampante laser e tanta passione. La rappresentanza degli aficionados dei sistemi *Bsd al Linux Day meneghino rischia di perdersi tra i numerosi fan del Pinguino (un migliaio, secondo gli organizzatori; e l'impressione visiva lo conferma), ma rimane lo stesso degna di nota. Ma gli stereotipi sono stati molto semplici da individuare e confermare. Birra a go-go, un pizzico di anarchia, antenne wi-fi di ogni foggia, nomi di battaglia variopinti e sono stati prerogative di OpenBeer; l'atteggiamento da geek, l'amore per la tecnologia e caratteri in console di dimensioni vietate ai miopi (o ai non informatici) marchivano a fuoco l'utente tipo FreeBsd. Il pubblico, infine, è stato appannaggio di Linux (come era giusto che fosse: d'altronde, oggi era la festa del pinguino). E, tra una discussione e l'altra che spaziava dal clustering di vari nodi agli honeypot, passando dalla chimera, poi realizzata, di installare OpenBsd su processori G4, si è arrivati alla goliardia finale. A un bagno di birra più veritiero che metaforico e a una sorta di celebrazione pagano-tecnologica dei discendenti dello Unix di Berkeley. Fonte www.mytech.it
Dicembre 2003 |
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