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Accisa sulla birra 2005, dati paradossali
Il
contributo dell'industria della birra all'economia italiana
Gli effetti dell'accisa nel 2005,tra maggiori e minori introiti fiscali Su questo
scenario interviene, in maniera negativo e con un impatto potenzialmente
destabilizzante, la vicenda dell'accisa sulla birra. Senza considerare che, in Italia, la birra è oggetto di una forte discriminazione nei confronti del vino , privo di qualunque imposta, e dei superalcolici , il cui aumento dell'accisa è 5 volte inferiore a quello della birra. Il terzo aumento, in due anni , dell'accisa sulla birra (che nel complesso ammonta al 68 %, ricordando che l'accisa è inoltre gravata d'IVA) , appena reso definitivo, comporterà , come inevitabile conseguenza, un nuovo aumento dei prezzi di vendita , penalizzando purtroppo il consumatore finale e non producendo – come il settore birrario ripete da mesi - gli attesi effetti sulle entrate dello Stato. Questo perché nel 2005 il mercato ha risposto a questi aumenti, non casualmente, con un calo tendenziale, di circa il 2%. Ciò equivale a un calo delle vendite di circa 350.000 ettolitri (35.000.000 di litri). Mentre le vendite nel canale trade sono risultate in linea con i valori del 2004, tale riduzione ha riguardato esclusivamente il canale HORECA. Tali 35 milioni di litri di birra , sulla base di un prezzo medio finale di vendita della birra nell' HORECA di 8,75 €/Litro , corrispondono a mancate vendite per 306,5 milioni €, il cui mancato gettito di IVA netta per l'Erario equivale a 51,1 milioni €. L'Agenzia delle entrate stima che nel 2005 l'erario incassi 350/355 milioni € dall'accisa gravante sulla birra, rispetto ai 307 milioni € incassati nel 2004, con incremento quindi del gettito accisa di 43/48 milioni€. Pertanto l'incremento del gettito derivante dall'accisa sulla birra di 43/48 milioni € è più che compensato, in negativo, dagli oltre 51 milioni € di mancato introito IVA . Se poi consideriamo che le contrazioni delle vendite hanno generato anche una riduzione di altre imposte (minor IRAP e IRPEG delle aziende birrarie, minor IRAP, IRPEG e IRPEF nell'indotto) si giunge a un bilancio consuntivo ancor più negativo per lo Stato. Inoltre, l'ulteriore rincaro dell'accisa potrebbe comportare, in un prossimo futuro, soprattutto nel Nord Italia un fenomeno analogo a quello dell'acquisto di carburante in Svizzera da parte degli abitanti frontalieri. Già oggi il differenziale di imposta con i Paesi comunitari limitrofi rende profittevole il flusso d'importazioni private di birra, facendo leva sul differenziale di prezzo dovuto ai livelli di accisa minore vigente in tali Paesi. L'impegno delle aziende produttriciIn tale contesto riflessivo le aziende associate ad AssoBirra, che coprono la quasi totalità della produzione nazionale, hanno comunque non solo mantenuto, ma ulteriormente arricchito la propria offerta che consta oggi di circa 130 marchi principali prodotti e/o distribuiti in Italia . Alla base della perdurante forza dell'industria birraria nazionale ci sono un'organizzazione e una tecnologia di avanguardia lungo l'intera filiera produttiva e, proprio grazie al livello di eccellenza raggiunto, gli stabilimenti italiani producono su licenza importanti marchi stranieri. Nonostante, quindi, una tradizione relativamente recente (poco più di due secoli), specie se confrontata con quella di Paesi del Centro e del Nord Europa, l' industria birraria italiana ha mostrato e intende continuare a dimostrare la propria capacità di stare sul mercato soddisfacendo, in particolare, una gran parte della domanda interna . Tabella di sintesiIL PESO DELLA BIRRA PER L'ECONOMIA ITALIANA Produzione 13.170 milioni di ettolitri Birra prodotta in stabilimenti italiani 73% Consumo pro capite 29,6 litri annui Impianti produttivi 17 (8 nel Mezzogiorno) Persone impiegate (addetti + indotto) 133.000 (25.000 impiegate direttamente) Valore aggiunto per l'economia nazionale 270 mln. € Ammontare dell'accisa sulla birra 2,7% (+ 24 % in due anni) Flessione del mercato della birra nel 2005 - 2% Previsione aumento introiti da rincaro accisa + 43/48 mln. € Effetto diminuzione introiti per calo vendite - 51 mln. € Fonte Assobirra Agosto 2006 |
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