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Dalla Groenlandia arriva la birra glaciale la Greenland Beer Gli Inuit hanno saputo sfruttare le acque della calotta polare e hanno realizzato la prima birra artica, con acqua purissima Si chiama Greenland Beer ed è stata lanciata ufficialmente lanciata pochi giorni fa in Danimarca. Si tratta di una birra molto particolare che nasce direttamente dai ghiacciai artici, che è stata realizzata nella prima birreria della Groenlandia situata a Narsaq, a sud del Circolo Polare. L'acqua, ricavata dalla calotta glaciale, risale a circa 2 mila anni fa: nessun inquinamento o alterazione dovuta ne compromette il sapore e può restituire una birra dal gusto morbido e mai amaro. PRODUZIONE – La birreria di Narsaq è in grado di produrre fino 400 mila litri all'anno e conta solo tre impiegati che lavorano per l'imprenditore locale Salik Hard. «Oggi con tutti i problemi di inquinamento, non c'è acqua migliore di quella polare» dichiara Hard, che ha avuto anche il supporto del governo per portare avanti il progetto. Una volta realizzata la miscela, questa viene imbottigliata a Stralsund, nella Germania del nord. La scelta di avviare un'attività imprenditoriale nel mercato della birra segue la tendenza di tutta la Danimarca che, negli ultimi anni, continua ad aumentare il numero dei propri stabilimenti; anche la Groenlandia, semi indipendente dal governo danese, ha deciso di aggiungere la propria, personalissima, offerta. DISTRIBUZIONE – A partire dal 31 luglio, oltre 65 milioni di litri di birra chiara e scura sono stati distribuiti in Groenlandia e in Danimarca. In vendita a un prezzo medio di circa 5 euro per mezzo litro, Greenland Beer ha attirato anche l'attenzione internazionale di produttori tedeschi e americani che potrebbero portare la birra artica al di fuori dei confini nazionali. Il 17 agosto verrà inaugurato un secondo stabilimento in Groenlandia, situato nella capitale Nuuk, che produrrà birra esclusivamente per la catena di ristoranti e bar Hotel Hans Edge; altre birrerie sono in progetto per il prossimo anno. Questa attività potrebbe, negli anni, far diminuire il tasso di disoccupazione tra gli Inuit, che raggiunge attualmente il 10 percento. Intanto, entro la fine del 2006 sarà prodotta una versione natalizia della Greenland Beer. Fonte Marina Rossi Corriere della Sera Agosto 2006 |
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